E!state Liberi! con Coop Liguria
15 Ottobre
GIORNO 1
Il gruppo di colleghi e Soci della Cooperativa è arrivato in Sicilia per partecipare al campo di impegno e formazione presso una delle cooperative di Libera Terra che gestiscono i beni confiscati alle mafie, la Rita Atria di Castelvetrano. I partecipanti aiuteranno a svolgere il lavoro quotidiano della cooperativa, visiteranno realtà del territorio in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e ascolteranno i racconti dei familiari delle vittime innocenti delle mafie.
GIORNO 2
I partecipanti hanno aiutato la cooperativa Rita Atria nella raccolta delle olive. Sono stati ospiti della Calcestruzzi Ericina Libera, che si occupa della produzione e demolizione di calcestruzzi, con un impegno particolare nel riciclo dei materiali di smaltimento. L’azienda è stata sequestrata alla mafia nel 2000 ed è ora gestita dalla cooperativa costituita dagli stessi lavoratori di allora, grazie ai quali è stata aggiunta al nome la parola “libera”. Infine, hanno incontrato il giornalista Rino Giacalone a Pizzolungo, dove si trova la stele dedicata a Barbara Rizzo e ai suoi due figli di sei anni, uccisi nel 1985 da un ordigno destinato al giudice Carlo Palermo.
GIORNO 3
Oggi i ragazzi sono tornati a raccogliere le olive presso la cooperativa Rita Atria, hanno visitato la chiesa di San Domenico a Castelvetrano e hanno incontrato la cooperativa Talenti, che gestisce una Comunità Alloggio per minori. Al momento la struttura ospita una decina di bambini e ragazzi, oltre a due neonati di 3 e 5 mesi. Vincenzo (presidente), Valentina (educatrice) e Ilenia (psicologa) si prendono cura di questa realtà insieme ad altri volontari, infermieri, assistenti sociali e membri delle istituzioni, con lo scopo di aiutare i piccoli a crescere in un clima sereno, nell’attesa di trovare una vera famiglia.
GIORNO 4
Questa mattina il gruppo si è dedicato alla pulizia di una villa, da poco sequestrata, che apparteneva al cugino di Matteo Messina Denaro. Il progetto è di trasformarla in una struttura affitta camere, in cui potranno lavorare e soggiornare ragazzi diversamente abili. In seguito, c’è stato il toccante incontro con Fina Valenti, vedova di Vincenzo Vento, ucciso dalla mafia nel 1984. Nel pomeriggio hanno visitato la struttura gestita da Libera Marsala, accompagnati da Marco, dove hanno potuto aiutare i bambini a fare i compiti dopo scuola: qui, infatti, bambini e ragazzi possono svolgere diversi tipi di attività come giocare, studiare o allenarsi in palestra. Infine, sono stati presso la sede di Finestre sul mondo a Marsala, insieme a Salvatore. L’associazione ha l’obiettivo di riscoprire le tradizioni culturali siciliane e quelle dei popoli del Sud del mondo, mettendo in luce le connessioni che uniscono tutti gli esseri umani. Al suo interno si trovano un teatrino dell’opera dei pupi siciliani e uno spazio espositivo con statue, maschere, burattini, marionette, e feticci sacri o magici provenienti da varie parti del mondo.
GIORNO 5
Oggi i ragazzi sono stati in visita alla Cantina Centopassi, l’anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra. Francesco li ha accompagnati alla scoperta di questa realtà, che in 20 anni è riuscita a trovare riconoscimento nel mercato vinicolo italiano ed estero, rispettando sempre l’autenticità del territorio e distinguendosi per qualità e legalità lungo tutta la filiera di produzione dei suoi vini. Successivamente, si sono recati al memoriale di Portella della Ginestra, dove poco prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva deposto una corona di fiori in ricordo della strage dei contadini avvenuta il 1º maggio 1947, mentre celebravano la festa dei lavoratori. Infine, hanno visitato il museo MuST23, dove, grazie a un visore di realtà aumentata, hanno potuto rivivere il giorno della strage di Capaci.
GIORNO 6
In questa ultima giornata in Sicilia, il gruppo di colleghi e Soci della Cooperativa ha visitato il parco archeologico di Selinunte. Nelle prime foto li vediamo insieme a Gaspare e Vincenzo, che per tutta la settimana hanno ospitato il gruppo a “Nido delle Rondini”, il bene confiscato alla mafia che ora gestiscono. Vincenzo li ha accompagnati in tutti gli incontri, mentre Gaspare ha cucinato per loro buonissimi piatti della tradizione siciliana. Nel pomeriggio hanno incontrato Antonella Borsellino: il fratello e il padre sono stati vittime di mafia. La loro unica colpa è stata aver aperto una società di calcestruzzi e non essersi voluti piegare alle richieste della mafia. In difficoltà, hanno dovuto cedere parte della loro attività.
Con questo incontro si è chiusa la settimana E!state Liberi! di Soci e colleghi, che domani ripartono per tornare in Liguria.