se apprendere non fosse soltanto un processo mentale-cognitivo ma interessasse anche la percezione, la sensorialità e il corpo? È ciò che studiano gli psicomotricisti dell’Associazione Psine, riconosciuta dal MISE, utilizzando con successo la psicomotricità neurofunzionale nel proporre attività educative in caso di difficoltà di apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia. Alla base di questa disciplina c’è lo studio delle modalità con cui il cervello riceve gli stimoli dalla realtà esterna: il sistema nervoso centrale non è costruito per operare a compartimenti stagni, ma intreccia strutture deputate alla percezione degli stimoli sensoriali e corporei, che diventano successivamente informazioni cognitive, concetti, idee. Pertanto, stimolando alcune parti del sistema nervoso centrale, come il sistema limbico e il sistema vestibolare, e migliorando le capacità di controllo del movimento, è possibile potenziare le capacità di apprendimento. «Anni di lavoro con le scuole e con bambini e ragazzi definiti ‘problematici’ ci danno ragione» raccontano Viviana Federici di Martorana e Rossana Lanari, specialiste in pedagogia clinica e psicomotricità neurofunzionale, referenti liguri di Psine oltre che fondatrici dell’Associazione sportiva O Tortaieu. «L’utilizzo della psicomotricità neurofunzionale nel trattamento dei disturbi dell’apprendimento non solo dà buoni risultati, ma è un’attività che i bambini/ragazzi approcciano con piacere, perché propone esperienze centrate sul movimento, che stimolano il corpo. Disciplinare i movimenti, ad esempio camminando a tempo o a ritmo, migliora le capacità di concentrazione e di ascolto. Altri benefici si possono trarre dall’uso degli odori e dei colori. Tutte le nostre percezioni sono stimoli per il cervello, dunque in qualche modo contribuiscono a migliorarne le funzionalità e, se si lavora nel modo giusto, permettono di compensare eventuali squilibri, come quelli che generano le problematiche dell’apprendimento». L’associazione O Tortaieu organizza corsidi aggiornamento rivolti agli insegnanti, affinché siano in grado di leggere meglio gli eventuali disturbi dell’apprendimento dei propri alunni e di proporre attività orientate a ridurne le difficoltà. Uno di questi corsi, che si concluderà il 25 febbraio, è stato realizzato a Sestri Ponente in collaborazione con Coop Liguria e ha visto la partecipazione di ben 70 docenti di scuole di ogni ordine e grado. Un altro importante impegno dell’associazione è il lavoro nelle scuole sull’uso del corsivo, che oggi, a differenza di un tempo, viene insegnato sempre più tardi, a volte al secondo anno della scuola primaria, ma ha invece una funzione fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini, perché stimola la coordinazione di molti fattori psicomotori e attiva più aree del cervello, migliorando le capacità di scrivere, leggere e memorizzare. «Dopo una sperimentazione con una scuola di Mignanego, dove nessuno dei 35 bambini ha manifestato difficoltà di apprendimento – spiegano Federici e Lanari – stiamo lavorando con due classi dell’Istituto Comprensivo di Genova Pegli, presso la scuola primaria Pascoli, e i risultati continuano a essere sorprendenti perché le capacità di scrittura e lettura dei bambini sono ottime. Secondo noi non è un caso se le difficoltà di apprendimento negli ultimi anni sono cresciute a dismisura, mentre un tempo, quando tutti a scuola imparavano a scrivere subito in corsivo, erano molto più circoscritte’. In collaborazione con l’associazione O Tortaieu, Coop Liguria ha attivato al Campetto di Sestri Ponente uno Sportello pedagogico gratuito, rivolto a insegnanti e genitori, per aiutarli a risolvere eventuali problemi di apprendimento dei bambini. Vi si accede su prenotazione, il terzo martedì del mese, contattando il Centro di Orientamento ai Consumi Coop Liguria, tel. 010 6531848 (mercoledì e giovedì, 14,30-18), email: educazione.consumi@liguria.